Sono appena tornato da Parigi dove ho fatto un giretto di due giorni. Ho cercato invano una cartolina natalizia con la scritta Bon Noel. Che non ho trovato. Ovunque c’è Meilleurs Voeux. Dopo aver vagabondato per alcune mega cartolerie del Beaubourg ho chiesto spiegazioni ad una commessa che mi ha detto che “Bonne Noel ne marche pas”, cioè Buon Natale non va. La qual cosa mi sembrava molto ma molto stupida. E siccome sono un rompiscatole ho chiesto se per caso non era per via di un ancor più stupido senso del politically correct estremo. E lei ha sorriso, praticamente assentendo. Essendoci molti musulmani, la "denatalizzazione" è sempre andata progredendo di anno in anno fino ad arrivare ad essere più realisti del re ed autocensurarsi. Immagino tra le risate dei musulmani che troveranno la cosa di un ridicolo unico. Poveri europei, come li abbiamo ridotti, penseranno. Si sono messi la museruola da soli.
In Gran Bretagna si è deciso in alcuni casi di non chiamare nemmeno più il Natale col suo nome poiché nella parola inglese c'è quel Christ di Christmas che potrebbe dare fastidio ai fautori di altre religioni. Incredibile. Siamo proprio un popolo senza radici e soprattutto senza palle.
Per questo siamo condannati all’estinzione.
Naturalmente, la colpa è delle sinistre europee per le quali, in nome di un terzomondismo imbecille e per un malinteso senso di tolleranza (tolleranza a senso unico, per gli altri ma mai per noi stessi) hanno dato il via a questo trend, ormai difficile da frenare. E anche I TG ci mettono il carico da undici. Quando alcuni magazzini come la Rinascente o l’Ikea hanno deciso di non mettere in commercio le statuine del presepe per (dicono loro) poca commerciabilità del prodotto: la gente è sempre più pigra e fare il presepe richiede un minimo di partecipazione e fantasia. E loro hanno subito gridato alla denatalizzazione. Ma se hanno spiegato il reale motivo , perchè, o giornalisti cialtroni, volete inventarvi una motivazione che non c’è? Tanto per creare zizzania?
Poi ci sono anche i presepi che farebbero meglio a non esserci affatto. Quelli volgari (e di regime). Come quello di Bologna, con Prodi in bicicletta ed una Moana Pozzi nuda che scappa inseguita dalla morte. Povera Moana, che nonostante la sua associazione a cose turpi, era una persona credente e rispettosa.
A proposito di Prodi. Vabbè che quell’uomo non ha alcun ritegno, ma addirittura sentirsi euforico per aver fatto passare la finanziaria in Senato, grazie a cinque voti in più, voti di senatori a vita (che nessuno ha votato ma che decidono ugualmente per noi) è davvero il massimo del minimo. Poveraccio. Dove va lo fischiano. E lui ride. Ma ride amaro, si capisce che è scontento. Credo sia la persona meno comunicativa di questo mondo. Non sa parlare alla gente, è sfuggente, antipatico. Nessuno può provare simpatia per uno così e lui se ne rende perfettamente conto. Speriamo che questo 2007 ce lo tolga definitivamente dai coglioni.
Chiude il negozio di dischi più vecchio del mondo. Aprì oltre cento anni fa, nel 1894, a Cardiff, nel Galles. L’apertura di due megastore hanno fatto lievitare i prezzi degli immobili di tutta la zona e il proprietario si è visto quadruplicare l’affitto ed ha dovuto gettare la spugna. La minaccia di chiusura ha scatenato una mezza insurrezione popolare. Il negozio si chiama SPILLERS RECORDS e la cosa peggiore è che io non l’avevo ancora visto !!
Stupidissime in breve:
Mastella fa outing: mi tingo i capelli. Canzone consigliata: MA CHI SE NE IMPORTA !
Franco Grillini fa un albero tecnologico, sintetico con i rami adornati di bandierine rainbows, simbolo dei gay. La musica in sottofondo è composta da canzoni per la maggior parte di Caterina Caselli. Canzone consigliata: NEL GHETTO (ci si mette da solo).
Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera e presidentessa di Azione Giovani dichiara che è cresciuta con una madre neofascista, un padre convinto comunista e i nonni democristiani.
Canzone consigliata: REQUIEM FOR A STATE OF MIND.
Flavia Prodi ci informa che il suo maritiello è in fase regimental. Difatti Prodolino preferisce le cravatte a righe ma è sempre incerto tra righe e disegnini. Al mattino apre l’armadio e si chiede: cosa mi metto? Che simpatico quadrettino familiare. Potrebbero andare di nuovo da Fabio Fazio(so) nella sua bella trasmissione del menga, che ogni tanto li ospita e li coccola, a raccontarla , questa divertente storiella. Canzone consigliata: NON TI SOPPORTO PIU’.
1 commento:
come hai ragione.....
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