13 dicembre 2006

Odio i semafori

Ce ne hanno messo di tempo a capirlo i nostri "amministratori" locali, ma alla fine ci sono arrivati: i semafori in realtà sono veri e propri generatori più che regolatori di traffico. Ed ultimamente è tutto un pullulare di rotonde, rotondine e, più spesso, rotondone inutilmente enormi. Ok, meglio tardi che mai. E meglio rotondone che semaforini.

Solo che vivo in un paese, Magenta (MI) dove gli amministratori sono più lenti di riflessi della media nazionale. Hanno impiegato diversi decenni a trovare una soluzione per le code chilometriche causate dal semaforo del sottopasso della stazione, incluse infinite discussioni per la costruzione di un ulteriore sottopasso, alla fine costruito dopo lustri di lavori in corso, senza peraltro risolvere granchè.

Orbene, è bastato un "colpo di genio" di qualcuno che ha avuto la brillante idea di abbattere il malefico semaforo e sotituirlo con una banale rotondina ed il traffico, per incanto, è scomparso.

Ma questa evidenza evidentemente non è abbastanza evidente per i nostri sciamannati amministratori. A poche decine di metri da dove abito sopravvive un ulteriore semaforo che deve essere stato programmato da un mentecatto, o da un sadico. E' uno di quegli esemplari che fa passare prima quelli che vanno dritto, poi quelli che vanno a sinistra, poi i pedoni, poi i pedoni col maglione giallo, poi...

Beh, non sto scherzando: è uno dei pochi semafori di mia conoscenza capace di consentire la svolta a sinistra a corrente alternata, nel senso che la svolta a sinistra è consentita solo il 50% delle volte che è consentito andare dritto. Insomma, potete tranquillamente andare a prendere un caffè nel vicino bar dello stadio prima di poter svoltare a sinistra. Ah, il tutto in una strada che ha un qualche traffico solo verso le 8 di mattina e verso l'una del pomeriggio in corrispondenza dell'entrata ed uscita dal vicino liceo.

Insomma, non ci vuole molto a capirlo che il verde di un'aiuola di una rotonda è meglio del verde del semaforo, anche come regolatore di traffico. Lo capiscono tutti, tranne quelli che sono deputati a decidere di togliere dalle palle questi odiosi cimeli del secolo scorso.

"Odio i semafori" compilation

I Camaleonti: SEMAFORO ROSSO
Fred Bongusto: UNA ROTONDA SUL MARE
Federico Stragà: IL SEMAFORO
Ginger Baker: CODA
Arturo Del Corso: CANZON DA ROTONDA
Roberto Brivio: IL SEMAFORO SPAZIALE
Francesco Currà: IN CODA
Vanni Catellani: LA ROTONDA DI VIADANA
I Gufi: UN SEMAFORO BIANCO E BLU

1 commento:

Anonimo ha detto...

Già mi pare di sentire la voce impostata di qualche onorevole vicino alla maggioranza:" Dobbiamo considerare i semafori come specchio dell'attuale situazione nel Paese. Siamo minacciati da un vento di regime, ed è inammissibile che la svolta a sinistra sia consentita solo il 50% delle volte! Propongo una commissione di inchiesta sui semafori."
Da me il traffico scorre, ma se ti serve una libreria devi cambiare città, perchè nessuno dei 10 centri commerciali adiacenti ne è provvisto. Invece gonne e collant te li buttano appresso...

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