L'America non mi finisce mai di stupire. Dando uno sguardo ad una ricerca sponsorizzata da un'apposita commissione della Libreria del Congresso, sembra di capire che negli States qualsiasi disco commerciale (ma anche nastro o rullo)inciso prima del 1972 sia "protetto" sino al 2067. Cioè i possessori dei diritti li mantegono per un periodo che può arrivare a quasi 200 anni, considerando che le prime incisioni risalgono alla seconda metà dell'800, sfatando la comune convinzione che le incisioni fonografiche sono protette "appena" 50 anni dalla pubblicazione.
Beh, la cosa "divertente" è che la quasi totalità (84% per la precisione) di tali registrazioni non è mai più stata pubblicata perchè ritenuta poco commerciale. Ma ciononostante, nessuno può farci alcunchè con tali brani, che invece costituiscono un patrimonio storico-culturale di immenso valore, neanche ascoltarli. Patrimonio letteralmente sottratto a tutti noi: un vero e proprio furto, un crimine contro l'umanità. Commesso da quelle case discografiche che poi lanciano accuse di ladrocinio verso chi condivide la musica in suo possesso, contribuendo a diffonderla tramite le reti di file sharing.
E' un mondo così. I criminali mettono sotto accusa i giudici, i più feroci dittatori vogliono esportare la democrazia, ed i ladri di musica lanciano accuse di furto a chi la diffonde. Bah.
07 ottobre 2005
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