08 ottobre 2005

Giocatori ed arbitri

Cosa pensereste del calcio se l'arbitro Collina facesse un assist per Vieri che insacca in rete? O se le regole venissero cambiate durante la partita allo scopo di favorire la squadra che gioca in casa asserendo, per esempio, che tutti i gol segnati dalla squadra che gioca fuori casa non sono validi?
Beh, è esattamente quello che avverrebbe se passasse l'ultima nefandezza di questo "governo" con la proposta di legge elettorale.

Dal loro sito i Verdi lanciano una iniziativa rivolta a tutti i cittadini sullo stile di quanto successe con la vergognosa legge Urbani (quella della galera per chi scambia mp3 in rete): un sito per organizzare il boicottaggio della legge-truffa tramite emendamenti scritti direttamente dai cittadini.

La partecipazione, piuttosto semplice, è in tre mosse:
  1. leggere il testo della legge elettorale (file in formato PDF)
  2. guardare come si scrive un emendamento ostruzionistico
  3. inviare l'emendamento tramite l'apposito modulo.
Ovviamente, qui non si tratta di schierarsi pro o contro il sistema proporzionale (che è un sistema degno quanto e forse più del maggioritario) ma di impedire l'ennesima legge fatta su misura per ottenere vantaggi per un determinato sottoinsieme di persone, sempre le stesse.

A titolo di esempio, tra le tante nefandezze della legge c'è che, chiunque vinca, anche se ottenesse l'80% dei consensi, non può ottenere che una maggioranza parlamentare estremamente risicata. Chissà perchè...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
mi chiamo dario e da anni seguo il progetto Hitparade, sia pure in silenzio. Non sai quanto m'ha fatto male - per esempio - la sospensione del servizio a seguito della legge Urbani. Vorrei però sapere una cosa: ma perché dobbiamo sempre "buttarla in politica"? Non possiamo lasciare la politica ai suoi ambiti e tenere delle zone franche per la musica e i suoi appassionati. In merito al tuo intervento ti giro un articolo di G.A. Stella, Corriere della sera, (uno che è tutto, meno che filogovernativo - leggi filo-berlusconiano) http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/10_Ottobre/04/Stella.shtml. Davvero: teniamoci una zona per noi, per nostri commenti, le nostre opinioni, i nostri gusti, le nostre scelte, le nostre battaglie. Ma la politica, questo strumento ipocrita usato per "governarci, lasciamolo fuori. Grazie e scusa - dario

chartitalia ha detto...

Caro Dario,
(uhmm... attacco quasi morettiano) intanto ti ringrazione per la segnalazione del bell'articolo di Stella, che è uno dei pochi tromboni della carta stampata che leggo volentieri.

Tu poni due temi separati: la questione riguardante il cambiamento della legge elettorale e la questione del "buttarla in politica". Ti rispondo separatamente.

Per la prima, la lettura dell'articolo di Stella mi convince ancora di più che si tratta di una nefandezza, tant'è che anche la destra 5 anni fa diceva esattamente le stesse cose che adesso dice la sinistra, anzi peggio. Infatti c'erano tutte le ragioni per protestare allora come ci sono attualmente. Tant'è che, fortunatamente, non sono riusciti a farla. Chiedo tanto se mi auguro che neanche questa volta ci riescano? Dopodichè, come potrai desumere se segui il nostro progetto, non abbiamo mai tirato la carretta per questo o quel partito: il fatto che anche a sinistra ci siano dei lestofanti non giustifica le nefandezze compiute da questo governo.

E veniamo al "buttarla in politica". Se ci segui da tempo, avrai notato che non abbiamo mai toccato tematiche squisitamente politiche sino all'avvento della legge Urbani. Non siamo stati noi a volerla buttare in politica a tutti i costi ma è stata la politica a tirarci dentro anima e corpo. Ti ricordo che, per come è formulata la legge Urbani, il possededere semplicemente un sito come il nostro mette a repentaglio i gestori: a te resterà pure il dispiacere di non avere più un giocattolo da consultare, ma noi ci potremmo trovare impelegati in processi kafkiani assurdi, causati da norme allucinanti: incomprensibili ed ambigue, prim'ancora che inique. A titolo di cronaca, tieni presente che sono stati incriminati siti che contenevano semplicemente dei link a materiali protetti da copyright: ciò vuol dire che qualunque link io esponga sul sito può essere ad opere coperte da copyright e quindi appena metto un link io sono passibile di diversi anni di galera e multe che non riuscirei mai a pagare.

Lasciando stare poi obblighi assurdi quali quello di inviare periodicamente tutti i materiali alle biblioteche di stato, ma non si sa nè quando nè come. O la tentata assimilazione di siti amatoriali come il nostro ad organi di stampa vera e propria, con i conseguenti oneri amministrativi del tutto insostenibili per comunità privi di qualsiasi fonte di finanziamento.

Mi spieghi come è possibile, con i chiari di luna appena accennati sopra, tenersi la "zona per noi"? Il poterlo fare coinvolge pesantemente la sfera politica e se ho un rimpianto non è quello di averla inserita in un sito di canzonette ma di averlo fatto troppo tardi. La gran parte dei politici di professione vuole esattamente questo: che noi ci si rifugi nella nostra zona (che poi non è la nostra ma quella che loro delimitano) per potersi fare in pace i loro porci comodi (sì, sarà un'espressione qualunquista ma ci sta tutta).

Come fai a non vedere che la nostra scelta di pubblicare un patrimonio informativo che non ha eguali in Italia per il puro gusto della condivisione è una scelta eminentemente politica? Ed è grazie a questa scelta (POLITICA E NON PARTITICA) che tu puoi fruire degli immensi materiali che mettiamo a disposizione. E tale "filosofia" è quella che viene osteggiata, combattuta, criminalizzata da precise forse politico-economico cui ci apponiamo con tutte le nostre debolissime forze.

Quindi caro Dario, non chiederci di separare i due aspetti: sono la stessa cosa. Chiederci di lasciare al di fuori la sfera "politica" equivale a chiederci di chiudere del tutto il sito, tentazione che abbiamo avuto più volte. Se non l'abbiamo fatto è per mantenere quella "zona per noi, per nostri commenti, le nostre opinioni, i nostri gusti, le nostre scelte, le nostre battaglie" esattamente come dici tu. Se poi tutto ciò per te è politica, è un dettaglio davvero inessenziale.

Cordialità.

Anonimo ha detto...

"...è un dettaglio davvero inessenziale." O fondamentale! Touchè, per usare un francesismo. Ho sottovalutato lo spirito puro e la passione vera che ti/vi (ci?) spingono in imprese non da poco come quella di Hitparade. Visto il chiarimento, mi scuso per avere frainteso la tua proposta. Considerami dei vostri - in senso politico e non partitico (qualunque sia il vostro "senso partitico").
Alla prossima,
dar

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