Premesso che chi vota destra di questi tempi mi fa schifo, in questo articolo trattiamo come i cacciatori più beceri ed assatanati della bergamasca e della bresciana, con la complicità di Firmigoni, hanno esposto tutti i lombardi a pagare una multa di almeno venti milioni di euro all'anno.
Ci vorrebbe la V di vittoria. Perché dopo tanti anni di caccia in deroga finalmente il centrodestra più becero e irrispettoso delle regole, aiutato in questi anni dalla complicità di Formigoni, ha dovuto mandare giù l’amaro boccone: i cacciatori più assatanati della bergamasca e della bresciana, infatti, non potranno più sparare agli uccellini protetti dalle direttive dell’Unione europea così com’è stato invece per una decina d’anni.
La pratica che aveva esposto l’Italia e la Lombardia a una multa da venti milioni di euro l’anno almeno (la multa l’avrebbero pagata i lombardi con la riduzione dei trasferimenti comunitari per finanziare innovazione, sviluppo, ambiente) è stata finalmente stoppata da una legge, proposta da Carlo Monguzzi e di un solo articolo, approvata dal Consiglio regionale nel dicembre del 2009. Una novità salutata con favore non solo dalle associazioni ambientaliste e animaliste, ma anche dal mondo venatorio più attento al mantenimento dei delicati equilibri ambientali.
Ecco come Repubblica Milano ha riportato la notizia il 23 dicembre scorso:
Niente più caccia per peppole e fringuelli, lo stop è anticipato e i volatili ringraziano. Ieri per la prima volta la Regione Lombardia ha dovuto piegare il capo e obbedire all'Europa, ammettendo di aver sbagliato, di aver commesso una illegalità emanando una legge non conforme alla direttiva europea in materia venatoria. È stata infatti approvata in consiglio regionale, con 44 voti favorevoli e una sola astensione, la legge presentata dal capogruppo dei Verdi Democratici Carlo Monguzzi, che elimina la possibilità di continuare a praticare per questa stagione la caccia in deroga, modificando la legge regionale numero 24 del 2008 che
permetteva, invece, di sparare a specie protette.
Per poter cacciare in deroga uccelli selvatici incacciabili in Europa – peppole, fringuelli, pispole
e frosoni, di cui l’uccisione è vietata – ogni anno da circa una decina d'anni la Regione emana una norma, aggirando così l’Unione europea. Prima erano delibere di giunta, atti amministrativi contro i quali i difensori degli animali, Verdi in primis, hanno sempre fatto ricorso al Tar; dal 2008 sono leggi, che possono essere impugnate solo dalla Corte costituzionale. Il Tar ha sempre bocciato le delibere ma arrivava troppo tardi, quando questo tipo di caccia, che termina il 31 dicembre, era già finita. E anche la procedura di infrazione avviata dalla Ue ogni anno con minacce di multa (20 milioni di euro) non è mai arrivata a nulla.
«Questa volta, però, la Commissione europea ha chiesto l'intervento della Corte di giustizia»spiega Monguzzi. Il tribunale il 10 dicembre ha intimato all'Italia di costringere la Lombardia a sospendere la caccia in deroga. «Io ho subito presentato la legge, che punta soprattutto sul rispetto della legalità. Il Consiglio non ha potuto votare contro la Corte di giustizia e il provvedimento è passato all'unanimità. È una pietra tombale sulla caccia in deroga nella nostra regione, conclude Monguzzi. Il primo risultato in dieci anni, fino ad ora la Lombardia era sempre riuscita a farla franca».
Soddisfatto anche il consigliere regionale dei Verdi Democratici Marcello Saponaro: «È stato fatto un passo avanti verso la legalità che dovrebbe trovare d’accordo anche i cacciatori che non vogliono rinunciare a una attività venatoria sostenibile, rispettosa della biodiversità». Invece per il presidente della commissione Attività Produttive Carlo Saffiotti, uno dei sostenitori di questo tipo di caccia, l'approvazione di ieri «è un atto dovuto anche se non condiviso. Abbiamo recepito l'invito della Corte di giustizia europea. L'auspicio ora è di poter riproporre la caccia in deroga l’anno prossimo, senza incorrere nella contrarietà della Corte».
L’auspicio della maggioranza è fare lo stesso errore anche nel 2010 e trovare un
escamotage anche per la prossima stagione della caccia. Chiaro?
(da "Il libro grigio della giunta Formigoni" di Giuseppe Civati & Carlo Monguzzi)
Puntate precedenti:
T come Ticket e Tasse per Tutti
S come Santa Rita
R come Razzismo istituzionale
Q come Quarto mandato (a casa)
P come Pannelli solari
O come Oil for Food
N come Nuova sede, vecchi sprechi
M come Malpensa
L come L'Aquila
I come Idrogeno
H come Haiti
G come Giustizia ad orologeria
F come Ferro (poco) e smog (parecchio)
E come Eluana
D come Diritti negati
C come Comunione e Liberazione
B come Bonifiche (e Bonifici)
A come Arese
Cielo grigio su, cielo grigio giù
24 marzo 2010
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